Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia

Catalogazione

Referenti:

Danilo Cafferata (beni architettonici) danilo.cafferata@cultura.gov.it

Simon Luca Trigona (beni archeologici, referente SIGECweb) simonluca.trigona@cultura.gov.it

Chiara Masi (beni storico artistici) chiara.masi@cultura.gov.it

Staff: Annarita Bruno, assistente tecnico

Daria Vinco, assistente tecnico

La catalogazione del patrimonio culturale è un compito fondamentale della Soprintendenza sia per l’attività di tutela, sia sotto il profilo della conoscenza delle opere e della programmazione degli interventi finalizzati alla conservazione delle stesse.

La catalogazione consiste nella raccolta organizzata del maggior numero di informazioni sui beni culturali presenti sul territorio di competenza, sia di proprietà del demanio o di enti pubblici, sia di proprietà privata.

Con l’atto costitutivo del Ministero per i Beni culturali (DPR 805/1975) venne attribuito all’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) il compito di costituire e gestire il Catalogo generale dei beni architettonici, archeologici, storico artistici e ambientali; oggi questa missione istituzionale si è tradotta nell’impegno alla costituzione e all’implementazione del Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGEC), mediante il flusso diretto dei dati elaborati dagli organi periferici. La catalogazione dei beni culturali è disciplinata dall’art. 17 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. 42/2004), che attribuisce al Ministero, con il concorso delle Regioni – e l’eventuale collaborazione delle Università – il compito di individuare e definire metodologie comuni di raccolta, scambio, accesso ed elaborazione dei dati a livello nazionale.

Per svolgere le campagne di catalogazione del patrimonio culturale sul territorio di propria competenza, la Soprintendenza opera in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) che è un organo tecnico-scientifico del Ministero della Cultura cui sono attribuite funzioni di indirizzo e coordinamento di tale attività a livello centrale, nonché compiti di ordinamento e gestione del catalogo nazionale. Per ciascuna tipologia di bene l’ICCD ha predisposto, e aggiorna regolarmente, una specifica “scheda di catalogo” idonea a raccogliere le informazioni che lo interessano (sotto il profilo amministrativo, anagrafico, giuridico, descrittivo, storico-critico, bibliografico, ecc…).

L’attività di catalogazione viene effettuata da parte del personale interno della Soprintendenza, e da personale esterno incaricato con finanziamenti del Ministero della Cultura. Gli incarichi vengono assegnati sulla base di selezioni ad evidenza pubblica, i cui avvisi vengono pubblicati sul sito web nella sezione “Bandi e avvisi”. La programmazione delle attività di catalogazione avviene su base annuale con apposite circolari di indirizzo emanate dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Allo stato attuale il SIGECweb comprende 131448 schede di catalogo verificate sotto la competenza della Soprintendenza (dato aggiornato 9 luglio 2021, per l’intera Liguria). A queste si aggiungono le schede in lavorazione, che possono essere schede esistenti oggetto di revisione oppure schede di nuova catalogazione.

L’Ufficio Catalogo è aperto agli studiosi, a seguito di una richiesta di consultazione, generalmente tramite accesso remoto alle banche dati. La via preferenziale per la consultazione è il portale del Catalogo Generale dei Beni Culturali che rende pubblicamente disponibili senza alcuna restrizione oltre 112000 schede, generalmente munite di immagini a corredo. La consultazione delle schede riguardanti beni di proprietà privata e dei beni di proprietà pubblica di cui non è possibile garantire una adeguata sorveglianza può essere soggetta a restrizioni con l’oscuramento di alcuni campi della scheda.

Per i beni immobili è possibile consultare anche il portale Vincoli in Rete (VIR), che tramite interoperabilità con le banche dati del catalogo fornisce una interfaccia di ricerca alternativa sia testuale sia geografica. VIR è maggiormente indicato per la consultazione finalizzata alla pianificazione territoriale e agli studi di fattibilità di opere pubbliche. I dati presenti in VIR potrebbero essere non aggiornati o in corso di modifica al momento della consultazione, quindi, per informazioni inerenti alla tutela di un bene specifico, andrà sempre richiesta la validazione delle informazioni alla Soprintendenza.

Ultimo aggiornamento

28 Luglio 2023, 12:32